ACT (Acceptance and Commitment Therapy)
Modificare la propria prospettiva

L’ACT lavora sul cambiamento di prospettiva del paziente, sulla modifica del modo di vedere e percepire la propria esistenza, partendo da alcune posizioni fondamentali:
-Una certa soglia di sofferenza psicologica è normale e presente in tutte le persone e non è possibile eliminarla volontariamente, ma si può evitare di incrementarla;
-Non bisogna identificarsi con la propria sofferenza;
-Bisogna uscire dalla propria mente ed entrare nella propria vita;
-Dolore e sofferenza sono due esperienze diverse: non bisogna tentare di eliminare il dolore organizzandolo come se fosse un evento esterno a noi: esso non è un semplice fattore che possiamo individuare e rimuovere come fosse un qualsiasi evento indesiderato. In questo senso l’accettazione è parte fondamentale dell’ACT, e non va intesa come rassegnazione o adattamento alla situazione di disagio quanto piuttosto un consapevole contatto con la propria esperienza, un lavorio su di sé.
Focus
La psicoterapia è cambiamento
Lavora sul cambiamento di prospettiva del paziente e sul suo modo di percepire la propria esistenza.
La sofferenza fa parte della vita
Soffrire è normale, ma non bisogna identificarsi con la propria sofferenza e incrementarla.
Accettiamo il soffrire
L’accettazione del dolore non è rassegnazione, ma consapevolezza e contatto con il sé.
La psicoterapia ACT lavora sul cambiamento
L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) è una psicoterapia basata sulla Relational Frame Theory (RFT) e fa parte della terza generazione della psicoterapia cognitivo-comportamentale. La RFT è una ricerca sulla modalità di funzionamento della mente che ha evidenziato come gli strumenti che le persone utilizzano per risolvere problemi conducono a meccanismi di sofferenza.
